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Il Parlamento Europeo approva le Etichette energetiche 2.0 con QR code e database, relatore Dario Tamburrano



Martedì 13 giugno il Parlamento Europeo, riunito a Strasburgo in sessione plenaria, ha fatto il passo definitivo e ha approvato il regolamento per le etichette 2.0 con le informazioni sull’efficienza energetica di prodotti come frigoriferi, lavastoviglie e lavatrici. "In seguito all’accordo  - spiega il Relatore del Regolamento, l'Europarlamentale Dario Tamburrano - che abbiamo raggiunto in marzo con il Consiglio UE (l’altro colegislatore europeo), siamo riusciti ad ottenere che queste etichette siano ben più di un pezzo di carta. Vanno infatti a braccetto con un database contenente una gran quantità di informazioni aggiuntive: un QR code, un link o simili dovrà permettere di raggiungere il database direttamente dall’etichetta anche attraverso un telefonino".

La sezione di questo sito internet dedicata alle etichette sarà aggiornata non appena i documenti ufficiali saranno disponibili.

"Il database con dati aperti e accessibili a tutti, per il quale ci siamo battuti, - continua Tamburrano - consentirà di sviluppare applicazioni per smartphone in grado di effettuare confronti immediati fra i vari modelli ed individuare quello che offre il maggiore risparmio di energia, quindi di denaro, rispetto alle abitudini personali di impiego. Inoltre i fabbricanti avranno facoltà di inserire sull’etichetta il simbolo che indica la capacità di un’apparecchiatura di essere smart".

È la nuova frontiera dell’efficienza energetica. Le apparecchiature smart sono quelle programmabili per entrare in funzione quando l’energia elettrica costa meno o quando è disponibile in quantità più abbondante. Rendono più facile il bilanciamento della rete elettrica in cui viene immessa una crescente quantità di energia da fonti rinnovabili, che sono per natura discontinue. Permettono un risparmio energetico qualitativo, oltre che quantitativo.

Il regolamento prevede che una scala univoca di efficienza, con le lettere dalla A alla G e con i colori dal verde al rosso, prenda il posto dell’attuale pletora di scale. Ora ne esistono fino a 9. Vanno ad esempio da A+++ a D, oppure da A a G, o ancora da A++ a E e costituiscono una giungla in cui è facile smarrirsi.

Insieme al regolamento, l’assemblea di Strasburgo ha approvato la dichiarazione con cui la Commissione Europea si impegna a studiare come indennizzare gli acquirenti qualora si scopra che le reali prestazioni energetiche di un prodotto sono inferiori a quelle dichiarate in etichetta.

In base al testo approvato a Strasburgo, lavatrici, lavastoviglie, televisori, aspirapolveri, frigoriferi e lampadine muniti delle nuove etichette arriveranno nei negozi nel 2019. A seguire, entro il 2025, toccherà man mano a tutti gli altri prodotti coperti da etichettatura ad eccezione delle apparecchiature per il riscaldamento, come caldaie e boiler, che potrebbero tardare fino a dopo il 2030.

L’approvazione formale del Consiglio UE alle nuove etichette per l’efficienza energetica è attesa entro questo mese di giugno. Seguiranno altri due passi puramente formali – la firma e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea – dopodiché il regolamento entrerà direttamente in vigore in tutti gli Stati membri, senza dover essere recepita dalle legislazioni nazionali.

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