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Cacciatori contrari al Piano del Parco contro i cinghiali



Non pare arrestarsi l’emergenza cinghiali nel Cilento. Questi animali continuano ad invadere aree protette e ad arrecare gravi danni, soprattutto alle colture.

Il Parco del Cilento e Vallo di Diano ha messo a punto un piano, consistente della formazione di oltre 200 selecontrollori adibiti agli abbattimenti selettivi. La carne ricavata da questi abbattimenti sarà immessa sul mercato, dopo aver passato positivamente tutte le verifiche sanitarie necessarie.

Su questo progetto si sono espressi i cacciatori del territorio, che esprimono il loro disappunto nelle parole di Angelo Morinelli, portavoce del comitato dei Cacciatori del Cilento e Vallo del Diano (nato nel marzo del 2017): “Non risolveremo nulla si continua a perdere tempo. Occorrono gli abbattimenti, altrimenti ci ritroveremo con gli ungulati in casa”. Nei giorni scorsi i cacciatori si sono ritrovati per un momento conviviale, e qui si sono discusse le problematiche del settore, prime fra tutte appunto i cinghiali.

I cacciatori hanno avviato un iter per la costituzione di un’associazione volta a difendere gli interessi dei cacciatori locali, che più volte hanno lamentato la scarsa attenzione nei loro confronti da parte delle associazioni venatorie, che li metterebbe da parte a scapito di altre realtà.

Giuseppe Grieco

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