
Un vasto incendio colpisce il Parco Archeologico di Velia, l'Ass. Genius Loci Cilento chiede l'istallazione di termocamere
— 20/06/2017
Nella giornata di ieri, 19 giugno 2017, un vasto incendio, divampato in un’area esterna a nord del Parco Archeologico di Velia, è dilagato nelle prime ore del mattino all’interno dell’area archeologica. L’incendio ha interessato principalmente il versante occidentale della strada di Porta Rosa e le pendici meridionali dell’acropoli, nell’area del cd. Abitato in poligonale e del Quartiere occidentale, lambendo la cd. Casa degli Affreschi.
Pur non essendosi verificato alcun danno ai principali monumenti, la Soprintendente Francesca Casule ha disposto la chiusura del Parco al fine di effettuare sopralluoghi tecnici per verificare le condizioni di sicurezza dell’area prima della riapertura al pubblico.
"Gent.ma Direttrice, in ragione delle sue competenze in tema di sicurezza del patrimonio culturale, il sottoscritto dott. Giuseppe Di Vietri, in qualità di Presidente dell’associazione Genius Loci Cilento e come quisque de populo, ha premura di portare a conoscenza dei Loro Uffici il grave incendio che ha colpito il sito Unesco del Parco archeologico di Elea-Velia, in provincia di Salerno, all’interno del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano – Alburni. L’incendio ha avuto luogo tra la sera del 18 e la mattina del 19 giugno e ha riguardato ampie zone core ma anche aree contigue individuate come buffer zone dalla Legge Regionale 5 del 2005 (la quale prevedeva, da parte della Soprintendenza e dei Comuni di Ascea e Casalvelino, l’elaborazione di un piano particolareggiato di riqualificazione che si attende oramai da ben 12 anni). Le dinamiche non sono ancora chiare così come l‘individuazione di profili di responsabilità a tiolo doloso o colposo. Frequenti sono i roghi di matrice dolosa, l’ultimo a settembre dello scorso, mai di natura intimidatoria e spesso cagionati dalla volontà di rendere più fertile la crescita di asparagi selvatici destinati alla raccolta.
Fortunatamente le strutture maggiori non hanno subito danni e il recente taglio dell’erba è stato provvidenziale in tal senso, ciò nonostante l’incendio è stato molto violento e ha richiesto supporto aereo. E’ stata colpita buona parte del promontorio, lato nord e sud, parte dal Quartiere Settentrionale, il Quartiere Arcaico, Via di Porta Rosa, parte del Quartiere occidentale. Anche Porta Rosa è stata raggiunta dalle fiamme e fortunatamente solo lambita la Villa degli Affreschi.
Preoccupazione c’è anche per il consequenziale aumento dei fattori di rischio idrogeologico in un’area delicata che ha una storia di dissesti tutt’ora in essere.
In virtù di quanto ho esposto l’associazione Genius Loci Cilento invita i Loro Uffici ad attivarsi come riterranno opportuno, permettendoci di sollecitare accoratamente l’invio di ispettori ministeriali, misura minima quando un sito patrimonio dell’umanità va a fuoco.
In secondo luogo avanziamo la proposta di dotare il Parco archeologico di misure antincendio con livelli di prestazione idonei a rendere rapida e indenne l’opera di soccorso. Tale soluzione si rende per Elea-Velia necessaria date la frequenza con cui si verificano questi incendi e la natura dei luoghi e della vegetazione, composta prevalentemente di macchia mediterranea: in questo contesto le fiamme si propagano velocemente raggiungendo per di più zone difficilmente raggiungibili dai soccorritori. C’è la necessità di diminuire i tempi di reazione attraverso un’attività di monitoraggio terrestre da realizzarsi attraverso l’installazione di un sistema di termocamere, che attiva l’allarme quando si superano determinati parametri, da installare stand alone con pannelli fotovoltaici o accumulatori in maniera tale da consentire il funzionamento dei sensori e dei sistemi di comunicazione".
foto Genius Loci Cilento, video Sonia Fierro
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