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Torraca: il campo sportivo in memoria dei due calciatori Aldo e Gino Paesano



Due fratelli segnati dallo stesso tragico destino.

Gino e Aldo Paesano erano due calciatori, non di quelli che giocano e basta, ma di quelli che vivono per giocare, dove il pallone è un cuore che pulsa forte e che ti senti scorrere dritto nelle vene.

Due talenti naturali con l'amore e la passione per il calcio e la Juventus.

Aldo, con un passato in serie B, aveva indossato le casacche della Ternana e della Pistoiese, mentre Gino si era fatto valere giocando con l'Ebolitana, la Paganese, il Sapri e il Vallo di Diano. D'altronde non poteva essere il contrario considerato che il loro papà, Vincenzo era stato calciatore e presidente del Sapri calcio.

Purtroppo, come un fulmine a ciel sereno, un infarto ha stroncato le loro vite, spezzando le loro ali fatte di sogni e di speranze. Prima Aldo, all'età di 47 anni, morto nel letto di casa sua e poi Gino, a 49 anni, colpito dal malore mentre disputava una partita di calcio amatoriale con la squadra dello Sporting Vibonati. Uno choc per l'intero Golfo di Policastro e sopratutto per Torraca, dove Gino viveva con la madre, svolgendo la professione di infermiere presso la Residenza per anziani Rosa Lia.

Già nel 2015, il Paese aveva dedicato il club della Salernitana al fratello Aldo. Ora sarà la volta dell'impianto sportivo polivalente che sarà intitolato alla memoria di entrambi.

L'appuntamento è per domenica 17 febbraio alle ore 10.30. Per l'occasione, sarà presente il Campione di tennis Claudio Panatta.

"Ho avuto il piacere di giocare con Aldo e Gino, due grandi promesse del calcio che mi hanno insegnato i valori di sportivitá, lealtà ed umiltà. - dichiara il Primo Cittadino di Torraca Francesco Bianco. Purtroppo Gino ci ha lasciato nella sua aerea di rigore dove era solito vivere, saltare e volare per colpire, con la testa, il pallone. Ricordo ancora quella sera, quell'ultima partita insieme durante la quale lui è volato in alto ma non è più sceso. Resterà sempre nei nostri cuori e con questo gesto vogliamo ricordarli affinché diventino un esempio da seguire sia nel gioco che nella vita".

Vincenza Alessio

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