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La mia laurea on-line



Loro sono Vanessa Baldassarri, Giovanna Cariello e Deborah Cetrangolo. In comune hanno una seduta di laurea speciale, esperienza del tutto nuova in tempo di lockdown per il covid-19: discutere la propria tesi on-line.

Ci congratuliamo con loro e le ringraziamo per averci raccontato i retroscena e le emozioni vissute!

Vanessa Baldassarri: Laurea Specialistica in Urbanistica, alla facoltà di Architettura Federico II di Napoli con una tesi sul degrado urbano di un quartiere di Barcellona, il Raval, soggetto al Plan de Barris  (il Piano dei Quartieri in Crisi di Barcellona).

Eccomi, dopo un percorso iniziato 6 anni fa, sono arrivata al traguardo tanto atteso in un’insolita e strana giornata primaverile.

Avrei dovuto laurearmi a metà marzo, con un’ultima correzione agli inizi di marzo con la mia relatrice, mai potuta fare dal vivo, a causa di ‘’un professore ammalato di Coronavirus facente parte del dipartimento di architettura, ci vediamo la settimana prossima’’, le ultime parole della mia professoressa, poco prima delle misure di contenimento che hanno coinvolto l’Italia intera.  E nei giorni successivi, mentre al Nord svolgevano già le sedute di laurea on-line, la data della mia laurea restava un punto interrogativo.

Quando mi dissero, a fine marzo, la data e la procedura virtuale, fui comunque contenta, perché per me l’importante era giungere al termine degli studi, con un finale programmato, preparato, che non avrebbe avuto motivo di prolungarsi ancora.

Per strutturare la mia ricerca, ho avuto l’opportunità di approfondire recandomi per due mesi a Barcellona, supportata dall’Universitad Autònoma de Barcelona, e dal mio co-relatore catalano. Paradossalmente, a distanza di 5 mesi dalla fine della mia esperienza, ho invece discusso la mia tesi, nella mia stanza, a casa mia, sedendomi di fronte al computer, esponendo un power point attraverso uno schermo.

Dall’altro lato, quattro quadranti, mi davano la possibilità di interfacciarmi con i miei professori, solo alcuni di essi, in quanto era il limite visivo che consentiva la piattaforma, altri, avrebbero potuto interloquire solo attraverso la voce. Tra questi, c’era anche il professore affetto da Covid-19, guarito.

Mi ero vestita bene per l’occasione, con addosso un tailleur, una camicia… e le scarpette, tanto, non le avrebbero viste. Ho avuto il comfort di fare tutto da casa, senza il travagliato viaggio di tre ore, di andata, e tre ore di ritorno, non avendo più casa a Napoli. La tensione è sempre tanta, l’ansia ti assale ugualmente, è comunque una meta importante, anche se in un differente contesto, ma pur sempre, rigido e formale.

E’ stata un’esperienza differente, al limite dell’assurdo, ma non per questo da sottovalutare, l’iter rimane lo stesso: la discussione, l’attesa degli altri candidati, e la seduta privata di confronto per poi comunicare l’esito finale.

Tra qualche gaffe (come la videocamera lasciata accesa, mentre festeggiavo dopo la discussione ancor prima dell’esito finale, e la successiva telefonata della professoressa con ‘’spegni la telecamera, vediamo tutto quello che state facendo’’), e l’emozione, veramente tanta, sono arrivata a questo traguardo, avendo accanto come sempre la mia famiglia, che non mi ha fatto mancare l’affetto, e la fierezza. Ho festeggiato comunque, nonostante le minacce di De Luca con i ‘’lanciafiamme’’, con il mio ‘’nucleo familiare’’, pochi affetti stretti, una coroncina di alloro artigianale, fatta da mia madre, un po’ spoglia, con i fiori rossi del mio giardino.

Con questa procedura ho avuto anche l’opportunità di avere un pubblico, on line, grazie alla possibilità di accedere alla piattaforma attraverso un link, e inoltre, la presenza virtuale anche del professore che mi ha supportato nei mesi vissuti a Barcellona, che altrimenti, in una seduta classica, non avrebbe avuto modo di partecipare.

Per quanto la tecnologia abbia saputo dare risposte concrete all’istruzione, proponendo lezioni virtuali, e permettendo di portare a termine degnamente a me come ad altri, gli studi, non potrà mai riuscire a compensare un abbraccio, un sostegno, dato dai compagni di viaggio, dai professori, da un amico, un affetto, in un momento così importante. Ho avuto le persone importanti ‘’vicino’’ comunque, nonostante tutto, attraverso parole di incoraggiamento, ed infine complimenti e congratulazioni, purtroppo però non ho potuto condividere con loro la mia gioia, festeggiando, brindando insieme, la fine di un percorso.

Mi auguro che potremmo recuperare presto il calore e gli abbracci persi di questi mesi, per apprezzare ancora di più i rapporti umani, e festeggiare finalmente insieme la fine del mio percorso, di una pandemia, (speriamo!) e un nuovo, se pur differente, inizio.

Cariello Giovanna: Laurea triennale in Economia e management presso l’Università degli studi di Salerno con una tesi in business planning dal titolo “L'economia circolare: possibili impatti nella gestione delle imprese”.

Appresa la notizia del coronavirus ho subito pensato ai disagi che avrebbe potuto causarmi. All'inizio ho preso la situazione alla leggera, convinta del fatto che tutto sarebbe finito al più presto e che la mia seduta di laurea sarebbe stata come quella di tutti gli altri. Credevo che la mia famiglia avrebbe visto dove ho studiato per tanto tempo e cosa ero riuscita ad ottenere. Tutto questo però non è stato possibile.

Poco più di una settimana prima del tanto atteso giorno mi è stato comunicato che non avrei potuto laurearmi in sede e che nessuno avrebbe potuto assistere. Questa notizia non è stata per niente gradita, ma purtroppo le condizioni non rendevano possibile un'alternativa. E così mi sono ritrovata a discutere la mia tesi di laurea da sola davanti allo schermo di un computer.

Non ero per niente felice di tutto questo, non provavo ansia o agitazione per il discorso che avrei dovuto tenere e fino al momento della proclamazione non mi ero resa conto di aver terminato il mio percorso di studi. Quell'ultimo attimo però, finalmente con i miei genitori ad assistere, mi ha emozionata, ci ha emozionati. Quindi alla fine ho comunque reso fieri di me i miei genitori e la soddisfazione di arrivare al termine c'è stata lo stesso.

Deborah Cetrangolo: Laurea in consulenza e management aziendale presso l’ Università degli studi di Salerno con una tesi in management delle reti territoriali dal titolo “Destinazioni turistiche e imprese alberghiere verso un vantaggio competitivo multi-livello: un caso studio”.

La settimana precedente il giorno della seduta di laurea, che si è tenuta il 27 marzo, io e i miei colleghi siamo stati contattati via mail ricevendo le informazioni sulle nuove modalità e sul giorno e l’ora nel quale si è tenuta una breve simulazione che ci ha permesso di verificare le funzionalità della piattaforma, delle nostre videocamere e dei nostri microfoni. Il giorno della seduta la commissione, i tecnici e noi laureandi ci siamo collegati sulla piattaforma 10 minuti prima l’orario di inizio previsto e, una volta tutti connessi, è iniziata in ordine alfabetico la discussione della tesi di ognuno di noi, preceduta da una breve introduzione sull’argomento da parte del professore relatore e susseguita da eventuali domande dei professori. Al termine, la commissione si è riunita su un’altra piattaforma per discutere i voti e, una volta terminato, si sono ricollegati sulla precedente piattaforma ed è iniziata la proclamazione.

In seguito a questa mia particolare esperienza di laurea posso affermare di aver riscontrato sia lati positivi sia lati negativi. Tra i primi vi è di sicuro la maggiore tranquillità nell’affrontare quest’ultimo step decisivo in quanto, almeno nel mio caso, ho riscontrato una minore “ansia di prestazione” rispetto a 2 anni fa quando ho conseguito la laurea triennale. Tuttavia, mi è mancato l’affetto e il sostegno delle persone che amo che hanno potuto incoraggiarmi e congratularsi con me solo tramite un messaggio o una chiamata.

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