round image on layout top



A Sapri un premio letterario dedicato a Giampaolo Rugarli

Articolo del 29/08/2016  0 commenti divider image
A Sapri un premio letterario dedicato a Giampaolo Rugarli

Dopo il riconoscimento alla memoria – consegnato lo scorso anno alla vedova ed ai figli dal regista Pupi Avati, amico dello scrittore che strinse un rapporto non solo immaginario con il nostro territorio – l’Associazione oltrePisacane ha deciso di istituzionalizzare un premio letterario dedicato a Giampaolo Rugarli.

A far tempo da quest’anno, il premio sarà assegnato a due personalità della cultura che hanno stabilito tra loro un rapporto fecondo e creativo e insieme coltivato un dialogo tra generazioni diverse. Diventa, così, il premio che sottolinea capacità di collaborazione e apertura di sguardo, correttamente e compiutamente interpretando la personalità di Giampaolo Rugarli (1932- 2014), che è appartenuto alla generazione di mezzo del Novecento italiano, tenendo sempre desta per necessità vitale e conoscitiva la necessità del dialogo tra le età, come testimonia la sua opera variegata, aspra e lucente, ancora tutta da riscoprire. Come non ricordare, in proposito, la sua opera postuma, Manuale di solitudine (Marsilio), proprio nel Cilento ambientata, che già nel titolo è subito diventata un emblema dei rischi che si corrono nel nostro Paese quando in cima alla scala dei suoi valori lo scrittore decide di collocare la propria libertà espressiva.

Assume dunque un significato del tutto peculiare che proprio a Sapri si istituisca un premio al dialogo tra due diverse generazioni, convinti come siamo che, solo se si stabiliscono ponti tra le età, il futuro diventa possibile.

Il premio Rugarli sarà, per quest’anno, assegnato a Raffaele La Capria (1922) e a Silvio Perrella (1959). Entrambi uomini del Sud, si deve alla loro collaborazione il Meridiano Mondadori che raccoglie l’opera sempre in progress di La Capria, che Perrella ha curato e introdotto. Personalità speculari, a entrambi piace mescolare la narrazione e il saggismo, usando una lingua che aspira alla chiarezza come scelta di decenza democratica. Li distanziano 37 anni e tra di loro c’è proprio la generazione di Rugarli. Eppure il loro fecondo dialogo appare come un qualcosa che sempre si rinnova, sempre tenendo conto dei rispettivi punti di vista.

Il premio Rugarli va a La Capria e a Perrella nell’anno in cui sono stati pubblicati due nuovi loro libri. Si tratta di Ai dolci amici addio di La Capria (Nottetempo) e Addii, fischi nel buio, cenni (Neri Pozza) di Perrella. Sia l’uno sia l’altro titolo sono citazioni di poeti: Dante nel primo caso; Montale nel secondo, e hanno significati e risonanze diverse, ma anche una frequenza comune, come testimonia la parola che li accomuna: “addio”.

Nel libro di Perrella, dedicato a quella che lui definisce la generazione dei nostri antenati, La Capria è uno degli autori cui è dedicato uno specifico ritratto; nel libro di La Capria è la sua stessa generazione a prendere la scena. Entrambi, accostando figura a figura, provano a dare forma a un affresco, dove le persone, i libri, i paesaggi e i sentimenti fanno un tutt’uno con la storia dell’Italia.

La cerimonia di consegna del premio Rugarli si svolgerà sabato 3 settembre.

 

In quell’occasione La Capria e Perrella dialogheranno a partire dai loro ultimi libri. 

Comunicato stampa

Da Instagram...

<

Commenti 0

   Per scrivere e visualizzare i commenti occorre la registrazione ! Registrati
Se sei già registrato effettua il login


bottom round image