Terza notte di fila con i rubinetti a secco per i cittadini di San Giovanni a Piro e della frazione Bosco, per consentire l'accumulo di risorsa nel serbatoio. Una situazione critica in particolare per bar, ristoranti e operatori del settore. Ma non solo, anche i residenti e i turisti presenti in paese sono in evidente difficoltà. Circostanza che purtroppo si ripete da diversi anni (ricordiamo tutti il ferragosto dello scorso anno senza acqua). Un'emergenza annunciata dalla stessa società che gestisce il servizio idrico nel Cilento, la Consac, che il 12 febbraio di questo anno in una nota stampa (sotto l'articolo pubblicato sul Pyros 201) ha spiegato che a causa della mancanza di precipitazioni le previsioni per l'estate erano molto negative "soprattutto per le zone in cui la presenza turistica comporta un considerevole incremento dei consumi". La soluzio­ne dell'Azienda? “solo urgenti interventi strutturali di miglioramento degli impianti e riduzione delle perdite idriche potran­no mitigare gli effetti di una crisi che al momento appare ineluttabile”. Intanto è previsto per settembre un importante intervento di ristrutturazione e di protezione dai fenomeni di erosione costiera della Condotta del Faraone a Pisciotta, mentre sono in corso le operazioni di sostituzione dell'adduttrice Faraone ad Alfano e Roccagloriosa (maggiori informazioni sull’andamento dei lavori al seguente link: http://www.gugliucciello.com/home/notizie/). Un primo piccolo passo nel lungo percorso di ristrutturazione dell’acquedotto, che però non basta. "Le generali condizioni strutturali necessitano di investimenti ben più consistenti, - specifica la Consac - ove si voglia assicurare all’adduttrice un’idoneità funzionale che garantisca un’accettabile efficienza del servizio idropotabile".