Il sequel prosegue senza sosta.

Nelle scorse settimane il Giudice per le indagini preliminari di Vallo della Lucania Tiziana Santoriello, accogliendo la richiesta del P.M., ha emesso un decreto di sequestro preventivo dell’area sita in “località Faro di Scario”. Si tratta dell’ennesimo atto che vede come protagonista l’ormai “famosa” località “Tragara”.

Dal 2012, infatti, Pyros ha seguito l’evolversi della vicenda sia richiamando nella rubrica "Casa Comune" gli atti posti in essere dalle Amministrazioni comunali sia pubblicando interventi a firma di un cittadino, Fortunato Beati.

Ora, in un "fragoroso" silenzio massmediatico, arriva la notizia del provvedimento cautelare adottato dal Tribunale vallese lo scorso 16 gennaio. Numerosi i capi di imputazione formulati a carico dei sei indagati cui vengono contestate opere "prive di titoli abilitativi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed ambientale, in zona sismica e di protezione speciale nonché la mancata rimozione delle opere assentite che dovevano essere rimosse entro il 30.09.2016".

La notizia del sequestro riaccende un “faro” sulla vicenda: pur trattandosi di un provvedimento cautelare che ovviamente non entra nel merito delle contestazioni, esso è stato accolto con soddisfazione da chi ha sempre dichiarato di agire a difesa del patrimonio ambientale e paesaggistico.

In ogni caso una notizia di rilevante interesse pubblico, visto che l’area in questione, per la sua incontestabile bellezza, desta la notevole attenzione di cittadini e turisti.