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Caos a Piazza San Carlo di Torino, tra i feriti anche un giovane padre di San Giovanni a Piro



Sabato 3 giugno 2017, Piazza San Carlo di Torino. Una folla immensa è accorsa nel capoluogo piemontese per assistere alla finale di Champions League, tutti uniti nel tifo per la Juventus in campo a Cardiff contro il Real Madrid. Il resto è ormai storia: il Real di Cristiano Ronaldo sta vincendo 3 a 1 quando il panico assale i circa 30 mila tifosi accalcati davanti al maxi schermo.

Un botto, la paura di una bomba, di un attentato, e la serata si trasforma in una drammatica notte di follia. Inizia la fuga ossessiva, si scappa dal presunto pericolo travolgendo chiunque si trovi davanti. E' questo il risultato più eclatante della psicosi del terrorismo. Il bollettino è quello di una battaglia: oltre 1500 feriti, diversi gravi, tra cui Kevin, un bimbo di 7 anni ricoverato in codice rosso.

Tra i feriti anche un giovane padre di San Giovanni a Piro, Emilio Magliano, giunto appositamente a Torino assieme al figlio per sostenere i bianconeri. Emilio racconta a Pyros quei paurosi istanti: "Per fortuna assistevamo alla partita in una zona laterale della piazza. All'improvviso il caos. La folla sembrava impazzita, tutti scappavano e chi cadeva a terra veniva calpestato. Per proteggere mio figlio, che è uscito illeso ma molto impaurito, mi sono buttato a terra ferendomi al ginocchio, dove mi hanno applicato alcuni punti di sutura". Intanto è di qualche ora fa la notizia che il piccolo Kevin non è più in coma farmacologico. I medici del reparto di Rianimazione all’ospedale Regina Margherita hanno ridotto al minimo la sedazione e lui comincia a respirare da solo. La prognosi resta però riservata. 

Foto ilpost

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