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Il Sindaco Palazzo non presente all'incontro con il Ministro Galletti: 'la mia assenza non è stata un caso'

Articolo del 22/05/2016  0 commenti divider image
Il Sindaco Palazzo non presente all\'incontro con il Ministro Galletti: \'la mia assenza non è stata un caso\'

Giovedì 19 maggio il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, On. Gianluca Galletti, ha visitato la sede del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Hanno partecipato all'incontro il neo Presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, rappresentanti del territorio e molti sindaci. Tra questi non c'era però il Sindaco di San Giovanni a Piro, l'avv. Ferdinando Palazzo. Palazzo ha spiegato la sua assenza in un lungo post (praticamente una lettera pubblica) indirizzato all'On. Tino Iannuzzi: "La mia assenza non è stata un caso. In primo luogo, perché ritengo che un incontro istituzionale col Ministro dell’Ambiente non può essere preceduto da un invito trasmesso quasi lo stesso giorno a mezzo email. In secondo luogo, perché un’occasione del genere doveva essere colta in maniera concreta da chi è chiamato a risolvere problemi seri della collettività, forse a torto sconosciuti da chi dovrebbe dettare le linee prioritarie nazionali e legiferare ad hoc. Probabilmente, qualcuno si sarebbe dovuto preoccupare di chiedere ai Sindaci se avevano emergenze ambientali da sottoporre al Ministro". "Forse chi vive in Comuni lontani dalle coste non sa che i litorali dei Comuni di San Giovanni a Piro e Camerota compongono per intero l’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta - scrive l'avvocato sangiovannese - e che né San Giovanni a Piro né Camerota, nonostante l’eccellenza delle acque di balneazione e la bellezza delle loro spiagge, hanno potuto fregiarsi della BANDIERA BLU FEE perché mancano di depuratore. [...] Noi stiamo già lavorando alacremente con CONSAC e ATO per risolvere questo atavico problema, ma forse il Parco dovrebbe accompagnarci in questo cammino,non credi?". Il Sindaco ha continuato il post chiedendosi "chi dovrebbe proteggere l'area Marina e con quali strumenti", vista la situazione attuale di alcune spiagge della Masseta e di Camerota da circa 6 anni interessate da una ordinanza interdittiva della Capitaneria di Porto: "Noi ci siamo attivati producendo perizie geologiche e chiedendo la convocazione di tavoli istituzionali per la risoluzione del problema. L’invito è stato inviato anche al Parco, che ha ritenuto di non rispondere. Come si può fare marketing turistico per le nostre spiagge inserite nell’Area Marina Protetta del Parco se sono attive ordinanze interdittive alle stesse? Tutto questo, mi chiedo il Parco lo sa?"

Da Instagram...

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