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Resoconto di giornate interminabili



Come  ammazzare il tempo in queste interminabili giornate?!

Interminabili? Dipende dai punti di vista.

Potremmo infatti trasformare quelle che ai più, oggi, appaiono giornate di incommensurabile durata, in giorni di impiego e soddisfazione.

Se è vero che la durata temporale è relativa allo stato d'animo dell'osservatore, allora sarà altrettanto vero che chi si mantiene impegnato e non conosce noia vedrà il tempo letteralmente scorrere via.

Dovremmo  a malincuore privarci di quella abitudine, di quel lungo retaggio culturale che ci porta per indole al contatto fisico nel salutarci col bacio, stringerci la mano, ma non per questo rinunciare al vivere sociale o all'amicizia.

Ho visto persone prendersi un ''caffeuccio'' a distanza, davanti ad una webcam  (piuttosto che nel consueto locale), ma non privandosi del solito sorriso e di discorsi e riflessioni che solo un amico può capire.

Non dimentichiamo poi che, coi poderosi strumenti tecnologici di cui siamo dotati, possiamo accedere a vari siti internet per ascoltare musica, vedere film, leggere libri, giocare online, e svolgere  altre attività completamente gratuite.

Per molti apparirà un periodo di reclusione forzata, per altri un arco temporale dove poter accrescere le proprie conoscenze e coltivare qualche nuovo hobby o riprendere le attività abbandonate a causa della corsa frenetica  tipica della "società  dello stress".

In una società in cui ci lamentiamo sempre della penuria di tempo libero sarete voi a decidere  a quale delle due fazioni appartenere.

Ammazziamo il tempo invece che farci soffocare da esso...anzi impieghiamolo e non sprechiamone neppure un secondo perchè, se ben investito, esso inzierà quasi per magia ad apparire insufficiente, piuttosto che eccessivo!

Solo così scopriremo che anche l'ambiente domestico pullula di risorse  e di affetti che spesso dimentichiamo.

Ascoltiamo il nostro bio-ritmo riscoprendo gli antichi valori che possiamo tramandare ai nostri posteri, come i nostri padri hanno fatto con noi.

Cerchiamo di non causare atteggiamenti di paura anche nei più anziani e nei bambini che sono i più vulnerabili a qualsiasi allarmismo, che può rivelarsi potenzialmente deleterio al loro equilibrio psico-fisico.

Se il tempo è denaro, ognuno sia adesso parsimonioso, oculato nell'investirlo per il bene della propria famiglia e di tutta la collettività.

Un giorno potremmo raccontare ai nostri nipoti  cosa è accaduto nel 2020, spiegandogli che abbiamo combattuto anche solo restando a casa, con un nemico microscopico che purtroppo ha viaggiato in tutto il mondo clandestinamente sfruttandoci come vettore.

Come recita un  saggio proverbio cinese "Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri. Altri, mulini a vento".

Cogliamo dunque la palla al balzo e sfruttando l'innata capacità di adattamento alle varie avverse situazioni, tipica e connaturata nel popolo italiano, trasformando una condizione di disagio interiore in un'opportunita per riscoprire le nostre potenzialità e creatività.

È questo il momento di insegnare ai nostri figli i segreti casalinghi, l'arte culinaria (campo in cui da sempre eccelliamo  specialmente nel nostro Cilento, crogiolo di culture e nido della Dieta Mediterranea).

Coinvolgiamo anche i bambini, perchè come  ci è noto" l' ozio è il padre dei vizi", e al fine di evitare il "tedium vitae" potremmo condividere con loro qualche piacevole lettura di favole  o film d'avventura.

Solo attraverso lo ''storytelling", il raccontare storie, essi si sentiranno completamente coinvolti, riuscendo ad assimilare anche temi  che appaiono più ostici a causa della loro giovane età.

Non dimentichiamo che le ali più veloci non sono quelle di un moderno veivolo a combustione ma quelle della fantasia.

Si possono anche aprire le finestre e pur restando fisicamente a casa, percepire gli odori dell'imminente primavera, lasciando fare all'immaginazione il resto.

Ricordiamo che questa libertà,quella del fantasticare, nessuna emergenza può sottrarcela.

Prendiamo spunto dalla sensibilità leopardiana del "fingersi nel pensier" e dell' eroicità della Ginestra, che anche in condizioni ostili con stoicità riesce a resistere alle avversità a testa alta, rispettando non solo il proprio diritto alla vita,ma anche quello degli altri.

Non è eroismo ma responsabilità individuale a beneficio di tutta la collettività!

Infine il nostro pensiero e quello di tutta la redazione di Pyros va agli operatori socio-sanitari, ai medici, agli infermieri, a tutti coloro che il tempo lo investono per garantire il diritto alla salute altrui, che affrontano questi momenti difficili in maniera instancabile e con grande professionalità, facendo i conti ogni giorno, non tra le mura di casa, ma nelle trincee degli ospedali con un'emergenza che mai si era verificata prima. A loro va il nostro più sincero grazie.

Francesco Scarano

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