Anche il Comune di San Giovanni a Piro, su proposta del Sindaco di Albignasego (PD), ha sottoscritto il documento trasmesso a tutti gli Enti Locali che si sono virtuosamente contraddistinti per non aver aumentato l’aliquota IMU 1^ casa, nonché all’ANCI nazionale per essere sostenuta e presentata nei tavoli istituzionali con il governo. «Non siamo assolutamente d’accordo – si legge nella nota accompagnatoria – che lo Stato abbia deciso di assegnare maggiori trasferimenti pubblici ai Comuni che hanno aumentata l’aliquota IMU 1^ casa oltre lo 0,4%, andando a coprire oltre l’aliquota base dello 0,4% il 60% della maggiorazione IMU. Il paradosso che crea lo Stato con questa scelta è di dare più soldi a chi aumenta le tasse rispetto a chi non lo ha fatto. Quanto sta accadendo è assolutamente iniquo perché con i soldi di tutti non si possono premiare solo alcuni comuni che, guarda caso, il più delle volte corrispondono con le grandi città […] Per non aumentare l’imposizione sulla “prima casa” molti comuni hanno dovuto operare per l’ennesima volta tagli ai servizi e alle manutenzioni, o ancor peggio aumentare l’addizionale IRPEF o l’IMU sugli altri immobili: una beffa intollerabile!». La mobilitazione in atto avviata dai Sindaci virtuosi intende confermare un principio di equità e di giustizia distributiva delle risorse pubbliche. «Si chiede al Governo – conclude il documento – a) di dirottare le risorse stanziate dallo Stato per la copertura degli aumenti dell’aliquota IMU nel Fondo di Solidarietà Nazionale e ripartirle tra tutti i Comuni virtuosi in proporzione al numero degli abitanti; b) o, in alternativa, utilizzare le stesse per la riduzione del cuneo fiscale per diminuire il costo del lavoro in un momento di pesante crisi economica, così dimostrando che responsabilmente la P.A. preferisce all’iniquità tra comuni di serie A e comuni di serie B l’equità a favore dell’occupazione».